Nei disturbi dell’umore le variazioni dello stato d’animo avvengono spesso spontaneamente, sono di eccessiva entità e si accompagnano ad un’ampia gamma di sintomi che portano l’individuo a non essere più in grado di mantenere il suo normale funzionamento quotidiano.
QUALI SONO I PRINCIPALI DISTURBI DELL’UMORE?
DEPRESSIONE
I dati epidemiologici evidenziano che la depressione è il disturbo psicologico più diffuso nel mondo La depressione è un disturbo dell’umore caratterizzato da intensi stati di insoddisfazione e tristezza. È presente una condizione costante di malumore con pensieri negativi e pessimisti circa sé stessi ed il proprio futuro. Il soggetto con umore accusa sintomi quali flessione del tono dell’umore, perdita di interesse e piacere per varie attività, perdita dell’appetito, disturbi del sonno, difficoltà ad intraprendere le normali azioni quotidiane. Tutto sembra più difficile da affrontare, anche alzarsi dal letto al mattino o fare una doccia. Colpisce la capacità delle persone di pensare in modo lucido e realistico, altera le funzioni corporee come ad esempio l’appetito (inappetenza) e il sonno ( insonnia o ipersonnia). I livelli di gravità della depressione posso essere molto diversi: alcuni soggetti presentano sintomi depressivi di bassa intensità, legati ad alcuni eventi di vita (lutti, incidenti, disoccupazione..) mentre altri si sentono così male da non riuscire a svolgere le normali attività quotidiane. Si può parlare di episodio depressivo se i sintomi persistono per un periodo di almeno due settimane.
DISTURBO BIPOLARE
Il disturbo bipolare è caratterizzato da oscillazioni del tono dell’umore e della capacità di funzionamento della persona, pertanto sono presenti episodi depressivi e maniacali o ipomaniacali. I sintomi della fase depressiva sono umore depresso, sensazione di fatica e mancanza di energia, agitazione o rallentamento psicomotorio, disturbi del sonno, mancanza di speranza, inappetenza o iperfagia, incapacità di provare piacere dalle attività che in passato generavano gioia e soddisfazione, difficoltà di concentrazione e attenzione, sentimenti di inferiorità e irritabilità. La fase maniacae, invece, si manifesta in modo abbastanza eclatante con: senso di infaticabilità, buon umore eccessivo e percepito dagli altri come inusuale, comportamenti molto disinibiti, facilità a spendere denaro, comportamenti aggressivi impulsivi con gravi conseguenze sia lavorative che personali, enorme disponibilità, ridotto bisogno di sonno, diminuzione della capacità di giudizio, aumento del desiderio sessuale, atteggiamenti seduttivi e provocatori. Si parla di episodio maniacale se i sintomi persistono per più di una settimana.
In alcuni casi, al posto della fase maniacale è presente una fase ipomanicale, ovvero uno stato alterato dell’umore meno intenso rispetto alla mania.
Nel caso dei disturbi dell’umore, l’intervento terapeutico deve essere tempestivo, prima che il disturbo possa cronicizzarsi o complicarsi ulteriormente. La terapia cognitivo-comportamentale è risultata particolarmente efficace nel trattamento dei disturbi dell’umore: si concentra sui pensieri problematici del paziente, aiutandolo a sviluppare modalità di pensiero più funzionali e meno depressive. Inoltre si lavora sullo sviluppo di comportamenti che possono avere un effetto positivo sull’umore e sull’estinzione dei comportamenti più problematici.