DECIDERE DI FARE IL PRIMO PASSO NON È FACILE! Molti genitori sono accompagnati da sentimenti di colpa, timore del giudizio, paura di mostrarsi incapaci.
CHIEDERE AIUTO NON È UNA SCONFITTA MA UN’AZIONE RESPONSABILE per equipaggiare il figlio degli strumenti necessari ad affrontare il suo percorso di vita e crescita.
I MOTIVI per cui i figli possono manifestare disagio sono molteplici e sempre soggettivi:
– Cambiamenti importanti nel loro contesto di vita: nascita di un fratellino, trasferimento, cambio di scuola e/o amicizie…);
– Situazioni che non riescono a capire e che sono difficili da spiegare per i genitori stessi: lutti, malatttie, separazioni…;
– Nuovi compiti evolutivi da affrontare: accettazione del proprio corpo, costruzione di rapporti affettivi e amicali…
I bambini esprimono la loro sofferenza attraverso MANIFESTAZIONI molto diverse:
– Cambiamenti nel comportamento: diventano più aggressivi oppure apatici, taciturni; alterazioni nel comportamento alimentare; compaiono tic..
– Regressioni a tappe evolutive precedenti; per esempio tornare a dormire nel lettone, piangere al momento dell’ingresso a scuola, fare pipì a letto…
– Manifestazioni somatiche quali nausea, mal di testa, sudorazione eccessiva…
COSA PUÓ FARE LO PSICOLOGO?
Lo psicologo con esperienza nel campo dell’infanzia e adolescenza OFFRE UNO SPAZIO DI ASCOLTO NON GIUDICANTE per rimettere in moto qualcosa che nel sistema famiglia si è inceppato.
Lo psicologo è un esperto di tecniche ma l’esperto del proprio figlio resta sempre il genitore; pertanto lo psicologo aiuta il genitore, in un lavoro di squadra, a dare significato alla sofferenza del bambino/ragazzo e a sviluppare le risorse migliori per poterlo supportare in quella che è la sfida del crescere!